STORIE DI SUCCESSO

Monitoring & Observability con Oracle: gli strumenti ottimali per un approccio proattivo

A cura di Alessandro Belluomo, Technology Administrator Cloud & On-Premise Services, Bridge Consulting | Kirey Group

AREA TEMATICA

Cloud & On-premise

Con il passaggio dai monoliti ai microservizi, l’infrastruttura IT e le applicazioni odierne sono diventate complesse, più difficili sia da costruire che da gestire. Complessità è sinonimo di dinamismo, che nel mondo IT corrisponde da un lato a velocità, dall’altro a un incremento degli elementi potenzialmente pericolosi, se non adeguatamente monitorati. È in questo contesto che si sta diffondendo un approccio sempre più consapevole al mondo Monitoring & Observability: Gartner, infatti, prevede che entro il 2026 il 70% delle organizzazioni che applicano con successo l’osservabilità raggiungerà una latenza più breve per il processo decisionale, abilitando così un notevole vantaggio competitivo per i processi aziendali o target IT.

Monitoring vs. Observability, le differenze

Ma che differenza c’è fra Monitoring e Observability? IBM definisce l’Observability come la capacità di comprendere lo stato interno di un sistema complesso sulla base di output esterni. Quando un sistema è osservabile, un utente può identificare la causa principale di un problema di prestazioni esaminando i dati che produce senza ulteriori test o codifiche. Il Monitoring, invece, ha il compito di valutare l’integrità di un sistema raccogliendo e analizzando dati aggregati dai sistemi IT sulla base di un set predefinito di metriche e registri. Nel concreto, il Monitoring e l’Observability sono due approcci utili a individuare la causa di errori o problemi. Il Monitoring identifica quando qualcosa non va, mentre l’Observability indica cosa sta succedendo e come risolverlo.

Una solida expertise in ambito Monitoring & Observability

La nostra expertise in ambito Monitoring & Observability si traduce in importanti partnership ma anche in competenze specialistiche di alto livello e strumenti ideati ad hoc per venire incontro alle esigenze dei nostri clienti.

Un esempio è Event Manager, un prodotto sviluppato dal team di Bridge Consulting, che risponde all’esigenza di monitoraggio degli eventi generati dagli applicativi di gestione e controllo dell’infrastruttura IT, come ad esempio Enterprise Manager di Oracle.

Come funziona Enterprise Manager di Oracle

Enterprise Manager Cloud Control è uno strumento di monitoraggio di Oracle che rientra tra la linea di prodotti per la gestione di sistemi IT aziendali integrati, fornendo la prima soluzione completa di gestione del cloud e del ciclo di vita on-premise progettata per essere adattata per specifiche opzioni di distribuzione dei database. I servizi offerti dal Enterprise Manager sono molteplici e le sue caratteristiche principali sono la Diagnostica e Tuning, pacchetti per il monitoraggio e la gestione delle prestazioni (The Value of Oracle Enterprise Manager for Managing Oracle Databases).

Come illustrato nella Figura “Database Management Packs Progression”, l’architettura del pacchetto consente ai clienti che hanno scelto di adottarlo di allineare le loro esigenze aziendali chiave alle capacità e al valore di ciascuna delle offerte del pacchetto Enterprise Manager. 

I pacchetti di gestione come Database Lifecycle Management e Diagnostics&Tuning rappresentano il “nucleo” della gestione del database.

Quando accompagniamo i nostri clienti nell’adozione di questo tool, il primo step è standardizzare e stabilizzare le loro operazioni IT con queste capacità di base. In secondo luogo, si passa ad attività proattive e con un maggior valore aggiunto tramite Real Application Testing. Il Cloud Management Pack è dedicato a chi distribuisce servizi cloud privati tramite il provisioning self-service o fornisce servizi per l’applicazione di patch ed è facilmente stratificabile nel portafoglio Enterprise Manager.

Entrando nel dettaglio della parte sistemistica, al fine di far comunicare l’Enterprise Manager con gli oggetti da monitorare (come database, dischi, host, applicativi, ecc.) è necessario installare un prodotto Oracle chiamato Management Agent sull’host centrale e Standalone Management Agent sugli altri host per monitorarli. A fianco una rappresentazione dei componenti inclusi nell’Enterprise Manager Cloud Control:

  • Oracle Management Agent
  • Oracle Management Service (OMS)
  • Oracle Management Repository
  • Plug-ins
  • Enterprise Manager Cloud Control Console

Event Manager, la soluzione ad hoc che semplifica la gestione degli eventi

Come già menzionato, il team di Bridge Consulting ha sviluppato internamente il prodotto Event Manager per rispondere alle esigenze di molti clienti di garantire la continuità di business e un approccio proattivo nella risoluzione delle anomalie e delle criticità. Nato specificatamente per la gestione degli eventi generati da Enterprise Manager di Oracle, Event Manager si è evoluto nel tempo per adattarsi a diverse sorgenti come Zabbix, MongoDB, Kubernetes, ad esempio.

Uno dei principali vantaggi di Event Manager è la gestione semplificata degli eventi in real-time, dove l’operatore è in grado di individuare per ogni evento/alert la sorgente, la criticità e la possibile soluzione da implementare.

Dal Monitoring all’Observability con Grafana

Per la nostra filosofia di lavoro è centrale il miglioramento continuo e costante, in modo da poter fornire ai nostri clienti soluzioni sempre più avanzate e performanti. In tema di Monitoring, Grafana ci ha permesso di far evolvere ancor di più Event Manager. Come? Grafana è un’applicazione web per la visualizzazione e l’analisi interattiva di dati che ci consente di centralizzare alcune informazioni degli eventi, utili alla gestione del monitoraggio.

A supporto dell’Event Manager abbiamo introdotto, grazie a Grafana, le seguenti caratteristiche:

  • Centralizzazione dei dati
  • Visualizzazione semplificata delle problematiche
  • Miglior gestione delle richieste dei clienti
  • Gestione di uno storico semplificato degli eventi

In questo modo, il Monitoring di Event Manager si completa con un approccio proattivo all’Observability e alla risoluzione attiva delle problematiche di rete, portando così un reale vantaggio competitivo al raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’IT.

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